
Harissa è un villaggio e una località nel distretto di Kesrouan , in Libano . Pur trovandosi a 27 chilometri a nord di Beirut e vicino al mare Mediterraneo sorge su un promontorio roccioso alto 650 metri, dove la vista spazia dal Mar Mediterraneo (a ovest) alla catena del Monte Libano (a est) e alla città di Beirut (a sud e sud-ovest). Una strada lo collega alla città costiera di Jounieh , così come una funivia .
Harissa è meglio conosciuta per il Santuario di Nostra Signora del Libano che fu costruito lì nel 1904 . È uno dei luoghi di pellegrinaggio e turismo più frequentati del Medio Oriente .
Il Libano, Paese di antica cristianità il cui nome è reso sacro dalla Bibbia, basti qui segnalare che il nome ricorre nella Bibbia esplicitamente non meno di 72 volte, e più di cento volte per segno e allusione, teatro di eventi biblici dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il Libano, è stato chiamato “Paese di Maria” per la proverbiale devozione dei Libanesi per la loro Regina.
Isolati fin dai tempi più remoti nella montagna libanese, i Cristiani, specie i Maroniti, hanno trovato nella Madre di Dio consolazione e aiuto. Per questo il Paese è costellato di Chiese e di Santuari mariani. Infatti, gran parte delle Chiese è dedicata alla Vergine; e c’è sempre, nelle altre, un Altare consacrato a lei che è invocata con i titoli più belli e singolari: “Nostra Signora dell’Annunciazione”, “Nostra Signora della Luce”, “Nostra Signora dei Doni”, ecc. Grandi statue sono erette in cima ai monti, e sono tantissimi i Santuari mariani frequentati da folle di pellegrini provenienti da ogni angolo del Paese.
Il Santuario dista 25 chilometri da Beirut, la capitale del Libano, su una collina che sovrasta a 600 metri di altezza la cittadina costiera di Jounieh. Lì si erge la gigantesca statua della Vergine, bianca figura che troneggia dall’alto della collina: con le braccia aperte e rivolta verso il mare, dà un effetto di grande suggestione. Questo luogo costituisce un centro focale delle Comunità cattoliche del Libano. In effetti, sul fianco della collina si vede la Sede patriarcale maronita di Bkerké; sulla cima vi è il Convento dei Padri Missionari di San Paolo, appartenenti alla Chiesa Greco Melkita Cattolica; un po’ più in alto, a qualche centinaio di metri, si trova la Sede della Nunziatura Apostolica in Libano, e nelle vicinanze il Convento dei Francescani. Più in là, il Convento di Charfé, Sede del Patriarcato Siro-cattolico, e sulla collina di Bzoummar, il Patriarcato Armeno-cattolico.
Il luogo fu scelto nel 1904 come Sede del Santuario dal Patriarca Maronita Elias Hoyek (1899-1931), e da Monsignor Charles Duval, Delegato Apostolico in Libano, per commemorare il cinquantesimo anniversario della proclamazione del dogma dell’Immacolata Concezione. La statua prende a modello l’immagine della Santa Vergine apparsa nel 1830 a Caterina Labouré alla Rue du Bac a Parigi. L’artista Durenne la confezionò in dodici pezzi il cui peso totale ammontava a 14 tonnellate.
Verso la fine di luglio 1906 fu trasportata ad Harissa e fu posta su un piedistallo a spirale composto da un centinaio di gradini. L’inaugurazione fu presieduta da Monsignor Hoyek, il 3 maggio 1908, anno del Giubileo sacerdotale di Papa Pio X e delle Apparizioni della Vergine a Lourdes. Da allora si celebra la festa della Madonna del Libano ogni anno il 1° Maggio, all’inizio del mese mariano.
